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Categorie: Arte
Arte nelle Crete Senesi
Un itinerario dedicato agli amanti dell’Arte, per scoprire i grandi tesori nascosti che rendono Asciano un territorio unico! Durante questo percorso ti troverai di fronte ai più grandi capolavori dell’arte, provenienti dalle tre maggiori chiese del territorio, e in luoghi sorprendenti!
Cosa vedrai durante il percorso:
Inaugurato il 18 maggio 2002, è considerato “uno dei più bei piccoli musei d'Italia” e riconosciuto come “Museo di Rilevanza Regionale” dalla Toscana. Il palazzo, risalente al ‘200, ha subito numerose modifiche nel corso dei secoli. Si sviluppa su tre piani, custodendo rari cicli pittorici di valore storico-artistico. Il percorso espositivo, che include le collezioni del Museo d'Arte Sacra e del Museo Etrusco, oggi è diviso in tre sezioni: arte, archeologia e ceramica.
Il borgo fortificato di Asciano era un tempo accessibile tramite cinque porte. Oggi ne resta solo una: Porta Senese, nota anche come "Porta dei Bianchi" per la vicinanza ai possedimenti di questa storica famiglia. La porta fu poi ricostruita in epoca moderna, conservando in alto gli antichi stemmi che la adornavano nel periodo medievale. Come in passato, ancora oggi accoglie i viandanti che, attraverso la Via Lauretana, giungono da Siena.
Costruite con la pietra locale tra la fine del ’200 e l'inizio del ‘300, queste mura difendevano il borgo di Asciano, all'epoca un importante centro mercantile e produttivo. Intervallate da torri, racchiudono ancora in parte il centro storico, testimoniando la vitalità e il valore strategico di Asciano, lungo le vie di scambio medievali. Oggi, queste antiche fortificazioni raccontano la storia di un'epoca in cui la sicurezza e il commercio erano fondamentali per la vita della comunità.
Piazza del Grano, un tempo "di Mercatale", era il centro delle attività commerciali di Asciano, frequentata da mercanti provenienti anche da lontano, che arrivavano tramite la Via Lauretana per svolgere i loro scambi. La candida fontana, realizzata dallo scultore Antonio Ghini negli anni '70 del XV secolo, è ricca di simbolismi e allegorie legate alla sfera laica, monito e riferimento per le attività di mercatura che si svolgevano nella piazza.
Ricavato da una delle antiche torri della cinta muraria, il palazzo racconta una storia affascinante attraverso la sua facciata, adornata con stemmi dei podestà che hanno governato questa terra dal ‘400. Con il passare dei secoli, il palazzo ha subito trasformazioni, adattandosi ai cambiamenti del tempo. Da simbolo del potere politico, è diventato il Teatro dei "Ravvivati", un vivace spazio di spettacoli e intrattenimento che ha animato la vita culturale di Asciano fino al secolo scorso.
La Chiesa, databile al XIII secolo, è un esempio emblematico dell'architettura francescana che riflette i valori di semplicità e umiltà cari a San Francesco d'Assisi. Del convento adiacente, oggi suddiviso in abitazioni private, resta ancora qualche traccia nelle facciate che si dispongono intorno all'antico chiostro. La chiesa conserva ancora affreschi e varie opere al suo interno, tra cui una Madonna con bambino dei Della Robbia; altri capolavori sono esposti nel Museo di Palazzo Corboli.
La chiesa, citata per la prima volta nel 1029 e 1040, assunse il ruolo dell’antica pieve di Sant'Ippolito. Presenta una pianta a croce latina e una cupola emisferica, rivestita da un tiburio ottagonale, che si erge solennemente all'incrocio tra transetto e navata. Tra il XIII e XIV secolo, la navata fu ampliata in stile gotico. Nel 1542 divenne Collegiata e nel 1991 fu elevata al rango di Basilica, consolidando il suo ruolo significativo nella tradizione religiosa locale.
Il Museo nasce nel 1991 con un primo nucleo di bozzetti e opere provenienti dall’atelier degli artisti Amos e Giuseppe Cassioli, donato dagli eredi alla comunità di Asciano. Nel 2007 il Museo si rinnova, con un percorso espositivo arricchito dalle opere messe a disposizione dal Liceo Artistico “Duccio di Buoninsegna” di Siena, ex Accademia delle Belle Arti, scuola in cui Amos ebbe la sua formazione. Rappresenta l’unico Museo interamente dedicato alla Pittura Senese dell’Ottocento.
La Chiesa, edificata a partire dal XIII secolo, si affaccia su un tratto della storica via Lauretana, oggi Corso Matteotti. Nel XV secolo la struttura venne ampliata e dotata di una nuova facciata in mattoni, probabilmente finanziata dal ricco mercante senese Iacopo Scotti. Situato sul lato destro, è possibile ammirare ciò che resta del vecchio convento agostiniano, attualmente adibito a residenze private. Dalla chiesa provengono importanti opere d’arte, esposte nel Museo di Palazzo Corboli.
L'Abbazia, costruita principalmente in mattoni, si erge maestosa nel cuore di un bosco fitto, creando un'atmosfera di grande solennità. Fondata nel 1319 da tre nobili senesi – Bernardo Tolomei, Patrizio Patrizi e Ambrogio Piccolomini – questa struttura è il risultato di un desiderio profondo di vivere in modo semplice e contemplativo. I tre nobili decisero di lasciare alle spalle il lusso e le ricchezze delle loro vite in città e scelsero il "Podere di Acona" come il loro “desertum” spirituale.