Asciano il Paese del Garbo

  • Informazioni utili

    Categorie: Arte, Tradizione, Natura

    • Difficoltà: Turistica

    • Durata: 2/3 ore circa

    • Distanza: 7 km circa

    • Equipaggiamento: A piedi o in bici

    • Partecipanti: Adulti, famiglie con bambini

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”...Mi converria andare ad Asciano a pigliar quel garbo che mi manca…” così Giosuè Carducci menziona Asciano, ma sai perchè? Scoprilo con questo percorso ad anello che ti accompagnerà, tra vie del borgo e aperta campagna, ad ammirare i numerosi tesori nascosti nel cuore delle Crete Senesi.

Questo itinerario fa parte dei sentieri del Crete Senesi Life Park, un parco diffuso ed in espansione, nato con l’obiettivo di vivere al meglio il territorio di Asciano.

Cosa vedrai durante il percorso:

Gli antichi mulini
Tradizione

I mulini di Asciano, disseminati prevalentemente lungo il corso d’acqua della Bestina, costituivano un sistema ingegnoso e ben organizzato, che sfruttava l'energia idraulica per macinare il grano e, nel Medioevo, anche per la lavorazione dei metalli. Dai documenti emersi si stima l'esistenza di circa 12 mulini. Sono ancora visibili i resti di alcuni di essi e di parte delle loro infrastrutture (gore, sbarramenti) a testimonianza delle attività svolte in passato.

Pieve di S. Ippolito
Tradizione

Menzionata in un documento del 714 d.C, la chiesa è fra le più antiche del territorio; vari reperti archeologici, inoltre, ci suggeriscono precedenti frequentazioni romane. Attualmente di proprietà privata, la Pieve presenta un’aula rettangolare, con tracce di un impianto basilicale a tre navate, mentre la facciata romanica è adornata da un semplice portale ad arco a tutto sesto. All’interno, una “Sacra Conversazione” affrescata, potrebbe nascondere un ritratto giovanile di Raffaello.

Ponte del Garbo
Arte

Si erge con maestosa semplicità sul fiume Ombrone, offrendo uno scorcio affascinante; colpisce il mistero del suo nome che una leggenda associa alla vittoriosa battaglia di Montaperti del 1260, quando le truppe ascianesi si distinsero per coraggio. Altre teorie collegano il “Garbo” a pregiati tessuti o alla grazia della costruzione. Documentato dal XIII secolo, il ponte ha subito vari rifacimenti, l'ultimo dei quali negli anni '40, dopo la distruzione causata dalle truppe naziste.

Cappella di S. Sebastiano
Arte

La cappella fu costruita dalla comunità di Asciano verso la fine del ‘400. Caratterizzata da una pianta ad aula unica, custodisce al suo interno un affresco che rappresenta un’“Assunzione della Vergine”. L'accesso originale, formato da un'arcata in mattoni, è stato chiuso, probabilmente, tra il 1583 e il 1596. La posizione di questa cappella, lungo la via Lauretana, non è casuale: è un importante punto di riferimento spirituale per pellegrini e viaggiatori in cerca di protezione e benedizione.

Le mura castellane
Tradizione

Costruite con la pietra locale tra la fine del ’200 e l'inizio del ‘300, queste mura difendevano il borgo di Asciano, all'epoca un importante centro mercantile e produttivo. Intervallate da torri, racchiudono ancora in parte il centro storico, testimoniando la vitalità e il valore strategico di Asciano, lungo le vie di scambio medievali. Oggi, queste antiche fortificazioni raccontano la storia di un'epoca in cui la sicurezza e il commercio erano fondamentali per la vita della comunità.

Porta senese o del Bianchi
Tradizione

Il borgo fortificato di Asciano era un tempo accessibile tramite cinque porte. Oggi ne resta solo una: Porta Senese, nota anche come "Porta dei Bianchi" per la vicinanza ai possedimenti di questa storica famiglia. La porta fu poi ricostruita in epoca moderna, conservando in alto gli antichi stemmi che la adornavano nel periodo medievale. Come in passato, ancora oggi accoglie i viandanti che, attraverso la Via Lauretana, giungono da Siena.

Il giardino Donato di Becco
Tradizione

Adiacente alla Porta Senese e alle mura, il giardino custodisce la memoria di Donato di Becco, un notaio nato intorno al 1280. Nel corso della peste del 1348, egli non esitò ad aiutare gli ammalati, redigendo le loro ultime volontà; purtroppo anche lui cadde vittima dell'epidemia e il suo ultimo documento testimonia la lotta contro la malattia con una grafia tremolante. Tra i suoi scritti, si trova una toccante poesia che esprime l'angoscia di una comunità colpita da una morte inesorabile.

Museo Palazzo Corboli
Arte

Inaugurato il 18 maggio 2002, è considerato “uno dei più bei piccoli musei d'Italia” e riconosciuto come “Museo di Rilevanza Regionale” dalla Toscana. Il palazzo, risalente al ‘200, ha subito numerose modifiche nel corso dei secoli. Si sviluppa su tre piani, custodendo rari cicli pittorici di valore storico-artistico. Il percorso espositivo, che include le collezioni del Museo d'Arte Sacra e del Museo Etrusco, oggi è diviso in tre sezioni: arte, archeologia e ceramica.

Chiesa di S.Agostino
Tradizione

La Chiesa, edificata a partire dal XIII secolo, si affaccia su un tratto della storica via Lauretana, oggi Corso Matteotti. Nel XV secolo la struttura venne ampliata e dotata di una nuova facciata in mattoni, probabilmente finanziata dal ricco mercante senese Iacopo Scotti. Situato sul lato destro, è possibile ammirare ciò che resta del vecchio convento agostiniano, attualmente adibito a residenze private. Dalla chiesa provengono importanti opere d’arte, esposte nel Museo di Palazzo Corboli.

Torre civica e fonte della Mencia
Arte

Uno dei simboli più iconici di Asciano. La cinquecentesca torre civica, con il suo antico orologio, che segna il tempo con precisione immutata, spicca tra i tetti del borgo. Alla base, una fonte decorata con la testa di Gorgone attira l’attenzione dei viandanti. Il suo sguardo enigmatico sembra custodire un segreto, invitando chiunque passi a fermarsi e a bere. Ma c’è un patto non scritto: chi accetta l’invito e beve da questa fonte, è destinato a ritornare ad Asciano!

Antica Farmacia
Tradizione

Fondata nel 1795 dalla famiglia Francini Naldi e intitolata a Sant’Agata, patrona del paese, questa farmacia vanta una lunga tradizione familiare. Restaurata nel 1830, è un vero gioiello: adornata da una raffinata scaffalatura in stile impero, è realizzata in legno nobile laccato e impreziosita con dettagli dorati. Durante l’ultimo restauro, furono rinvenuti antichi appunti e ricette attribuiti all’antenato Francesco Francini Naldi, speziale e alchimista del XVIII secolo. Ecco il Vinpepato!

Museo Cassioli
Arte

Il Museo nasce nel 1991 con un primo nucleo di bozzetti e opere provenienti dall’atelier degli artisti Amos e Giuseppe Cassioli, donato dagli eredi alla comunità di Asciano. Nel 2007 il Museo si rinnova, con un percorso espositivo arricchito dalle opere messe a disposizione dal Liceo Artistico “Duccio di Buoninsegna” di Siena, ex Accademia delle Belle Arti, scuola in cui Amos ebbe la sua formazione. Rappresenta l’unico Museo interamente dedicato alla Pittura Senese dell’Ottocento.

Basilica di S.Agata
Ceramica

La chiesa, citata per la prima volta nel 1029 e 1040, assunse il ruolo dell’antica pieve di Sant'Ippolito. Presenta una pianta a croce latina e una cupola emisferica, rivestita da un tiburio ottagonale, che si erge solennemente all'incrocio tra transetto e navata. Tra il XIII e XIV secolo, la navata fu ampliata in stile gotico. Nel 1542 divenne Collegiata e nel 1991 fu elevata al rango di Basilica, consolidando il suo ruolo significativo nella tradizione religiosa locale.

Cosa potrai assaporare:

  • Forno delle Crete

  • Vin Pepato

Informazioni utili per la tua visita

Come affrontare al meglio il percorso

<p>Durante l&rsquo;estate si consiglia di percorrere questo sentiero nelle ore pi&ugrave; fresche. Non dimenticare acqua e un cappello per ripararti dal sole. Se ha piovuto, presta attenzione: l&rsquo;argilla di cui sono costituite le Crete Senesi possono essere scivolose e molto fangose!</p>