Antica Fornacetta
Nel cuore di Asciano, in un quartiere popolarmente conosciuto come “il Cocciaio”, si trovano i resti di una delle ultime fornaci da ceramica, risalenti al XIX secolo. Questa fornace apparteneva alla rinomata famiglia Francini, ceramisti di grande prestigio sin dal ‘700. La loro arte era così apprezzata da oltrepassare i confini della Toscana, facendo di Asciano un centro di eccellenza nella produzione ceramica.
L’eco dei Francini
Questa fornace, adiacente alla casa natale del noto scultore Luigi Magi, apparteneva alla famiglia Francini. Si conservano ancora la camera di combustione e quella di cottura, quest’ultima realizzata con volta a botte, in mattoni. Passeggiando tra i vicoli di questo quartiere, è facile immaginare l’intenso lavoro che si svolgeva in queste fornaci, dove l’argilla prendeva forma e vita sotto le mani esperte degli artigiani.
Un Capolavoro nella Basilica
All'interno della Basilica di Sant’Agata, è possibile ammirare l'arte dei Francini: una bella Via Crucis, composta da 14 formelle in terracotta policroma, datata 1790. Fu realizzata da Francesco Francini, ed è affascinante immaginare che tale capolavoro fosse uscito proprio dalla fornacetta di via Luigi Magi, dove l'arte della lavorazione dell'argilla ha radici profonde.
Col naso all'insù
Passeggiando tra le viuzze del centro storico di Asciano, si possono scoprire varie targhe in ceramica che adornano le facciate degli edifici. Queste, disseminate anche nella campagna circostante, raccontano interessanti storie passate e sono spesso opere votive, apposte con devozione per proteggere i viandanti e i pellegrini che attraversavano queste terre.