Le mura castellane
Costruite con la pietra locale tra la fine del ’200 e l'inizio del ‘300, queste mura difendevano il borgo di Asciano, all'epoca un importante centro mercantile e produttivo. Intervallate da torri, racchiudono ancora in parte il centro storico, testimoniando la vitalità e il valore strategico di Asciano, lungo le vie di scambio medievali. Oggi, queste antiche fortificazioni raccontano la storia di un'epoca in cui la sicurezza e il commercio erano fondamentali per la vita della comunità.
Le mura castellane
L'antico tracciato murario che un tempo avvolgeva il borgo di Asciano è in buona parte conservato, regalando un affascinante scorcio sul passato. Le mura ancora maestose e le torri superstiti, si ergono come testimoni silenziosi di secoli di storia, quando vigilavano sulle vie d’accesso e proteggevano Asciano. Oggi ammiriamo una interessante stratificazione muraria che ci narra le varie fasi di vita delle fortificazioni: dagli albori di fine ‘200-inizi ‘300 agli ultimi aggiornamenti difensivi di epoca tardo medievale e rinascimentale.
Le porte scomparse
In epoca medievale, il borgo era accessibile attraverso cinque porte: Porta Massini (già di S. Agata), Porta delle Fonti (già di Copperìa, detta anche “porticciola”), Porta a Copra (o del Comune), Porta del Mulino della Pieve (detta anche “Porta alla caduta”, ovvero alla cascata) e Porta Senese. Oggi ne rimane solo l’ultima. Fino al 1944 era presente anche la Porta Massini, ma venne distrutta nel corso della Seconda Guerra Mondiale dall’esercito tedesco in ritirata, lasciando un profondo vuoto nella memoria della comunità.