Pieve di S. Ippolito
Menzionata in un documento del 714 d.C, la chiesa è fra le più antiche del territorio; vari reperti archeologici, inoltre, ci suggeriscono precedenti frequentazioni romane. Attualmente di proprietà privata, la Pieve presenta un’aula rettangolare, con tracce di un impianto basilicale a tre navate, mentre la facciata romanica è adornata da un semplice portale ad arco a tutto sesto. All’interno, una “Sacra Conversazione” affrescata, potrebbe nascondere un ritratto giovanile di Raffaello.
Una forma diversa
L'attuale struttura della Pieve presenta un'unica aula rettangolare, ma originariamente aveva un impianto basilicale a tre navate, costruita entro la fine del X secolo. Questo si deduce dalle arcate a tutto sesto, oggi murate, e visibili su entrambi i lati. La parte posteriore è nascosta da una costruzione successiva. La facciata, con portale ad architrave e arco a tutto sesto, è databile all'epoca romanica.
L’antico fonte battesimale
Nell'XI secolo la pieve perse rilevanza a favore della Basilica di Sant’Agata, situata all'interno delle mura cittadine. Ancora oggi, infatti, la Basilica custodisce un antico fonte battesimale ritenuto originario proprio della Pieve di Sant'Ippolito. E’ possibile ammirarlo sull’altare maggiore: realizzato in pietra, dalla forma tronco conica, è decorato da colonne che sorreggono archi a tutto sesto.
Il mistero dell’affresco
All'interno si trova un unico altare con una nicchia affrescata, raffigurante una Sacra Conversazione con la Madonna in Trono col Bambino e i Santi Pietro, Paolo, Ippolito e Cassiano. Ai lati, l'affresco si estende in finte nicchie: a sinistra ci sono S. Domenico e S. Agostino, mentre a destra si trovano S. Antonio da Padova e un personaggio occultato da un tendaggio. Secondo lo storico dell'arte Divo Savelli, l'affresco sarebbe opera della scuola umbra, attribuibile alla bottega di Pinturicchio. Inoltre, Savelli ipotizza che il volto di S. Ippolito riproduca i lineamenti di un giovane Raffaello, che potrebbe aver realizzato qui il suo autoritratto.