Sala 1: Amos Cassioli ci accoglie

Ingrandisci a tutto schermo

Accanto alle scale di accesso incontriamo una grande fotografia di Amos Cassioli, che sembra accoglierci ed invitarci a scoprire il suo atelier. Il Museo conserva infatti soprattutto opere di Amos (1832-1891), pittore ascianese formatosi a Siena e maturato a Roma e Firenze, e del figlio Giuseppe (1865-1942), pittore, scultore e architetto.

La donazione alla comunità

Il museo, inaugurato nel 1991, è costituito da una raccolta speciale (60 dipinti e 288 disegni), donata dagli ultimi discendenti della famiglia Cassioli, Giuseppe Amos Cassioli e Renata Polvani, che per il loro legame affettivo avevano preservato l’atelier di famiglia. La collezione include schizzi, disegni preparatori e bozzetti, che documentano l’importanza dello studio sistematico nell’arte.

Il nuovo percorso espositivo

Nel 2007, il museo fu rinnovato, con l’inserimento, nel percorso espositivo, di oltre quaranta opere di proprietà del Liceo Artistico “Duccio di Buoninsegna”, ex Accademia delle Belle Arti di Siena, scuola in cui Amos si formò. Si possono quindi ammirare creazioni artistiche sia di Amos che di altri autori, quali Cesare Maccari, Pietro Aldi, Angelo Visconti, solo per citarne alcuni.

Un invito

Il museo invita chi lo visita ad immergersi nell’atmosfera creativa dell’Accademia, camminando tra bozzetti, schizzi, provini di colore e fotografie dell’epoca. Un invito a entrare nella cultura e nell’arte degli artisti, esplorando colori, tratti e armonie delle loro opere. Qui si colgono non solo le scelte artistiche, ma anche la sensibilità con cui i nostri protagonisti hanno interpretato realtà e fantasia, storia, letteratura e religione.

I Direttori dell’Accademia delle Belle Arti di Siena

Inaugurato il 27 settembre 1816 per volontà del Granduca Ferdinando III, l’Istituto seguiva il modello dell’Accademia di Firenze con corsi di Pittura, Disegno, Architettura e Ornato. La direzione didattica fu affidata a Luigi Colignon, che, abbracciando il neoclassicismo, puntò sull’importanza del disegno e avviò una gipsoteca per gli studenti. Gli successe Francesco Nenci, orientato al purismo dei Nazareni e di Ingres, che incentivò lo studio dei Primitivi senesi e curò la conservazione del patrimonio artistico cittadino. Dal 1851, sotto Luigi Mussini, promotore del purismo e del "Bello ideale" contro l’avvento del realismo, l'Istituto si trasformò in una "scuola senese" ispirandosi all’organizzazione delle botteghe rinascimentali.

I Concorsi Annuali

Dal 1818 all’Accademia furono istituiti dei concorsi annuali per gli allievi, premiati con medaglie d’oro e d’argento. Le prove consistevano nella copia di un originale artisticamente pregevole ed istruttivo per la formazione dei nuovi artisti. Così gli allievi di pittura copiavano dai dipinti antichi, quelli di architettura riproducevano edifici cittadini, mentre nelle classi di disegno e ornato ci si occupava di gessi di figura e decorativi. Tra i dipinti vincitori dei concorsi annuali possiamo ammirare le copie da Raffaello, eseguite a Roma da Amos Cassioli e Angelo Visconti, che testimoniano il perdurare nella didattica accademica dello studio dei grandi esempi rinascimentali. Dal 1821 fu istituita la Scuola del Nudo con un concorso annuale dedicato.