Sala 5: Amos e Giuseppe Cassioli

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In questa sala possiamo ammirare una serie di ritratti e altri bozzetti o opere di genere, realizzati da Amos Cassioli. Domina la sala una tela monumentale realizzata dal figlio Giuseppe, raffigurante una Crocifissione. Conclude il percorso un’opera molto cara a quest’ultimo artista: è il ritratto della moglie, Chiara Lardori; da notare le tre date scritte sotto la firma dell’autore: 1899, 1918, 1935, indicative del lungo processo di realizzazione dell'opera.

Amos Cassioli (Asciano 1832 - Firenze 1891)

Dopo gli studi a Siena con Luigi Mussini, Amos Cassioli visse a Roma dal 1856 al 1860 grazie a una borsa di studio del Granduca, per poi trasferirsi a Firenze, mantenendo però forti legami con Siena. Riconosciuto per la sua abilità nel ritratto psicologico, si distinse anche per le grandi opere storiche, come La Battaglia di Legnano (1870) e Il giuramento di Pontida (1884). Tra il 1884 e il 1886 realizzò gli affreschi sulla Battaglia di San Martino e Palestro nella Sala del Risorgimento di Siena. Inoltre, fu celebre per i suoi dipinti di vita quotidiana nell'antichità, in stile simile a quello di Alma Tadema, molto apprezzati nel contesto borghese dell'epoca.

Giuseppe Cassioli (Firenze 1865 - 1942)

Figlio di Amos e Lucrezia Chiari, fu un artista poliedrico: pittore, scultore e architetto. Le sue opere spaziano dai disegni per tabernacoli e medaglie a monumenti funebri, ritratti, bozzetti per decorazioni religiose, dipinti storici e acquerelli in costume settecentesco. Tra i suoi lavori pubblici, ricordiamo la collaborazione con il padre negli affreschi della Sala del Risorgimento a Siena (1886), la porta bronzea di Santa Maria del Fiore a Firenze (1888-1899), il monumento funebre a Rossini in Santa Croce a Firenze, e la decorazione della cupola della Basilica di San Luca a Bologna (1918-1932).

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