Tumulo del Molinello
Insieme alla Necropoli di Poggio Pinci, questo sito archeologico costituisce una testimonianza della frequentazione etrusca nel territorio.
La scoperta
Alla fine degli anni ’40 del ‘900, il noto archeologo Guglielmo Maetzke segnalò l'area per i numerosi reperti emersi durante la piantagione di un oliveto. Il sito si rivelò di grande interesse, con testimonianze dal Neolitico all'età ellenistica, e fin da subito apparve chiaro l'uso della zona come sepolcreto già in epoca villanoviana (IX-VIII secolo a.C.), con tombe a pozzetto. Particolare rilievo fu dato ad un promontorio presso il podere Molinello, dove fu rinvenuta la prima camera funeraria del Tumulo. Gli scavi della Soprintendenza, promossi nei successivi anni ‘60 e ‘80, portarono alla luce il perimetro del tumulo e 15 tombe (A-Q).
Il Tumulo
Fu utilizzato dal VII al I secolo a.C., coprendo il periodo che va dall’orientalizzante etrusco fino all’inizio dell’Impero romano. Costruito su un banco di travertino livellato, il tumulo è delimitato da un tamburo circolare di pietra locale, con diametro massimo di 38,60 m. Le tombe centrali più antiche (B, E ed L) risalgono al VII-VI secolo a.C., mentre la maggior parte delle camere sepolcrali (tombe C, D, G, H, I, M, N, O, P e Q) sono del VI secolo a.C. L’ultima fase d’uso, tra il III e il I secolo a.C., vede la realizzazione delle tombe A ed F, contenenti urne cinerarie iscritte della famiglia Marcni.
Le sepolture e i loro corredi
Le sepolture rinvenute comprendono inumazioni, talvolta con letti funebri, e incinerazioni. I corredi funerari sono ricchi e vari, con recipienti ceramici, tra cui bucchero, gioielli e oggetti in oro, bronzo e ferro. Durante gli scavi sono stati trovati tre frammenti statuari, ritenuti dagli studiosi delle decorazioni del dromos della tomba B, e possibili rappresentazioni degli antenati del defunto. Sempre in questa tomba è stato scoperto un coperchio di sarcofago in pietra fetida risalente alla fine del VI secolo a.C., raffigurante una coppia di sposi a banchetto: è uno dei più antichi esempi attestati nell’Etruria settentrionale!
Asciano etrusca
Il territorio di Asciano, attraversato dal fiume Ombrone che dal Chianti scorre nelle Crete Senesi fino al mare, vide nel periodo Orientalizzante (720-580 a.C.) la nascita di piccoli potentati locali. Le loro tombe riflettono questa ricchezza in quanto i defunti venivano sepolti con corredi che esaltavano il loro rango: la figura del guerriero è scandita da armi e scudi, mentre la domina, madre e sposa, era accompagnata da raffinati oggetti in avorio e bronzo, gioielli e strumenti per la filatura, simboli del ruolo femminile.